Napoli e Philadelphia, due città distanti migliaia di chilometri, si uniscono in una partnership che promette di rivoluzionare la ricerca medica. La Scuola Superiore Meridionale (SSM) di Napoli e la Sbarro Health Research Organization (SHRO) di Philadelphia hanno siglato un accordo strategico, destinato a diventare un faro di speranza nel panorama scientifico globale. Non si tratta di una semplice intesa accademica, ma di un vero e proprio manifesto di speranza, che celebra l’eccellenza e la perseveranza del professor Antonio Giordano.
L’accordo, nato dalla visione di unire le forze e le competenze, si concentrerà in particolare su due aree cruciali della medicina moderna: l’oncologia molecolare e la medicina genomica. Questi ambiti sono il fiore all’occhiello dell’SHRO, che sotto la guida del professor Giordano ha già raggiunto risultati di risonanza internazionale. Per gli studenti e i dottorandi dei due atenei, questa è un’opportunità unica per crescere in un contesto internazionale e all’avanguardia, attingendo a un patrimonio di conoscenze e risorse che poche altre realtà possono offrire.
Il professor Giordano, figura di spicco della ricerca a livello mondiale, è un ponte naturale tra le due istituzioni. Oltre a essere tra i fondatori e membro del comitato di coordinamento della Scuola Superiore Meridionale, il suo impegno per la formazione di nuove generazioni di scienziati è instancabile. Grazie al suo Istituto di ricerca internazionale Sbarro, ha formato e sostenuto oltre 400 ricercatori, dimostrando una dedizione straordinaria alla valorizzazione dei talenti.
Il suo impatto nel mondo della scienza e della salute pubblica è stato recentemente riconosciuto a livello istituzionale: Giordano è stato nominato componente del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2025-2028, il massimo organo consultivo del Ministero della Salute. Una nomina che premia non solo le sue competenze, ma anche il suo impegno costante per la comunità, specialmente in aree vulnerabili come la “Terra dei Fuochi” in Campania, dove le sue ricerche hanno evidenziato il cruciale legame tra ambiente e tumori, ponendo l’accento sulla giustizia ambientale.
Le sue scoperte scientifiche hanno segnato tappe fondamentali nella comprensione e nella lotta al cancro. Giordano è stato il primo a dimostrare il collegamento tra la regolazione del ciclo cellulare e lo sviluppo tumorale, identificando come l’interazione tra oncogeni e cicline sia determinante nella trasformazione neoplastica delle cellule. Le sue ricerche hanno portato all’identificazione del gene oncosoppressore Rb2/p130 e di altri “guardiani” del genoma umano, come i geni CDK9 e CDK10, aprendo la strada a nuove terapie per tumori al seno, al polmone, all’ovaio e al mesotelioma.
Questo accordo tra la Scuola Superiore Meridionale e la Sbarro Health Research Organization rappresenta, quindi, molto più di una semplice partnership: è un esempio lampante di come la collaborazione, la passione e la ricerca scientifica possano davvero cambiare il mondo, un passo alla volta.














