“Se osserviamo il pianeta dal punto di vista di un virus affamato o di un batterio, vediamo un meraviglioso banchetto con miliardi di corpi umani disponibili…”
Così lo storico William H. McNeill (1917-2016) prefigurava l’esplosione di potenziali epidemie nell’era contemporanea, spostando l’asse della prospettiva: l’essere umano da padrone del pianeta diventa un semplice reservoir in cui i patogeni possono proliferare, camminare e diffondersi senza barriere. Di fronte a questo scenario, l’unica risposta possibile per l’umanità è far muovere la scienza e la conoscenza nello stesso modo: senza limiti né costrizioni.
Questo imperativo globale trova la sua massima espressione nella visione One Health One Earth, un approccio che professa il legame inscindibile tra la salute umana, degli animali e del pianeta. Una salute unica che può nascere solo dalla cancellazione di ogni separazione tra discipline, campi di studio e punti di osservazione.
Fin dal 2022, il One Health Award (OHA) si impegna a raccontare e promuovere questa rivoluzione di prospettiva. Dopo aver esplorato il viaggio dei patogeni e le connessioni millenarie, l’edizione 2025 (10-11 ottobre) alza il velo sulle “Nuove Geografie”.
Le nuove geografie non sono più determinate dai confini politici, ma dai cambiamenti climatici, dove il possesso delle risorse idriche diventa un elemento di ricatto e una leva per la riscrittura del potere globale. Ma sono anche, e soprattutto, le nuove geografie della ricerca e del sapere scientifico. Mentre l’Occidente talvolta mette in discussione la scienza ufficiale, paesi come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Brasile, India e Cina conquistano una nuova, centrale rilevanza nella ricerca scientifica.

Per questo l’OHA 2025 vedrà la presenza dei più grandi scienziati internazionali e delle voci dell’eccellenza scientifica dei paesi emergenti, tracciando la rotta per il futuro. Le sfide sono immense—dagli effetti dell’inquinamento sulla popolazione allo sviluppo di nuove forme di cancro, dall’impatto della globalizzazione sui patogeni delle piante al rapporto tra economia e antimicrobico–resistenza. Battaglie che richiedono scienziati di eccellenza, investimenti massicci e la capacità di condividere dati al di là di ogni frontiera.
È in questa collaborazione tra comunità scientifica, istituzioni ed enti sovranazionali che si disegnano le vere “Nuove Geografie” da percorrere.
L’edizione 2025 dell’One Health Award sarà illuminata da un riconoscimento di altissimo profilo: il Prof. Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Health Research Organization (SHRO) presso la Temple University di Philadelphia, è stato selezionato per ricevere l’ambito premio.

Il conferimento del One Health Award al Prof. Giordano non solo celebra la sua eccellenza scientifica e il suo impatto internazionale nella ricerca sul cancro e in campo biomedico, ma ne sottolinea anche la visione che si allinea perfettamente con il principio One Health, riconoscendo l’interconnessione tra salute umana e ambiente. La sua presenza e la premiazione rappresentano uno dei momenti salienti dell’evento, valorizzando il ruolo cruciale della ricerca italiana e internazionale nel contrastare le sfide sanitarie globali.










