Sono trascorsi 35 anni da quel 10 novembre del 1990. Un incontro rivoluzionario con i cittadini della periferia settentrionale di Napoli. Papa Wojtyla si recò a Scampia in una visita pastorale memorabile. Incontrò decine di migliaia di persone in un’area che oggi è Piazza Papa Giovanni Paolo II e incoraggiò la comunità, riconoscendo sia le difficoltà che la forza d’animo della gente.
Erano gli anni di una periferia dominato e controllato dalla criminalità organizzata, dalle piazze di spaccio, da efferati delitti che hanno insanguinato quelle strade seminando terrore tra numerosi cittadini onesti che avevano la sola sfortuna di abitare nel territorio delle famose vele.
Ma quella visita, quelle strette di mano e carezze ai bambini e quel messaggio di Giovanni Paolo II rimarranno sempre impressi nella memoria.

“Quando Giovanni Paolo II portò il mondo a Scampia – Storia dell’incontro tra un santo e la periferia”, è il titolo del libro scritto dal giornalista Massimo Iaquinangelo e dal parroco e decano, don Alessandro Gargiulo per ricordare la storica visita che Giovanni Paolo II fece a Scampia.
Il volume sarà presentato lunedì prossimo 10 novembre, alle ore 18.30, nella parrocchia Maria Santissima del Buon Rimedio di Scampia Pubblicato da Rogiosi Editore, il volume ricostruisce con attenzione e passione uno dei momenti più significativi della storia di Scampia, il primo in ordine di importanza: la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1990, un evento che ha unito fede, speranza e riscatto in un territorio spesso associato solo alle sue difficoltà. Un’occasione per riscoprire il senso profondo di quell’incontro tra un Santo e la periferia, che ha segnato un punto di svolta nel cammino di rinascita del quartiere.
Alla presentazione interverranno mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza Episcopale Campana, e Michele di Bari, Prefetto di Napoli. La presentazione sarà moderata da Domenico Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e vedrà gli interventi di Rosario Bianco di Rogiosi Editore, oltre che degli autori. Il libro nasce da accurate ricerche, analisi di documenti negli archivi giornalistici e interviste a protagonisti e testimoni di quell’evento storico, il primo grande momento pubblico di incontro tra un Papa e la periferia napoletana. “È un racconto che vuole riportare alla memoria collettiva un evento che ha simbolicamente rappresentato la speranza di un quartiere spesso descritto solo in chiave negativa ed il ruolo fondamentale della Chiesa”, si legge in una nota












