In un mondo dove tutti parlano, scrivono, pubblicano contenuti a ritmo frenetico sui social, ci sono ancora tanti libri che non vedranno mai la luce. Storie che giacciono nei cassetti, romanzi incompiuti, poesie dimenticate, idee brillanti mai trasformate in parole stampate. Il motivo? Spesso è la paura. O, più banalmente, la mancanza di risorse. Pubblicare un libro, oggi, è ancora un sogno per molti, ma un’impresa per pochi. Le difficoltà economiche, il timore del giudizio, la sensazione di non essere “abbastanza” portano tanti aspiranti autori ad abbandonare il percorso ancor prima di cominciare. A questo si aggiunge un settore editoriale in continua trasformazione, dove le grandi case editrici pubblicano nomi sicuri e noti, lasciando poco spazio al rischio e alle nuove penne.
Ma già da qualche anno piccoli editori, realtà indipendenti e nuove piattaforme stanno cambiando approccio. Offrono percorsi di accompagnamento alla pubblicazione: editing, coaching, promozione e distribuzione. Il libro non è più un prodotto finito da vendere, ma un processo condiviso.
A tal proposito abbiamo incontrato Pathos Edizioni che si distingue come una realtà giovane, coraggiosa e creativa, nata nel cuore di Torino nel 2016. Fondata da Luigia Gallo, Claudio Sturiale e Davide Denegri, la casa editrice ha saputo trasformare un incontro casuale con il docente Luigi Bollani in un progetto editoriale che oggi è sinonimo di passione, inclusività e innovazione.
Il nome Pathos non è solo un richiamo alla forza emotiva della narrazione, ma anche un omaggio al cagnolino che ha accompagnato i fondatori per quindici anni. Da allora, la casa editrice ha costruito un catalogo variegato e sorprendente, che spazia dal noir al fantasy, dalla poesia al saggio, senza mai rinunciare all’originalità. Il loro sito, strutturato come una metropolitana letteraria, riflette questa filosofia: ogni “linea” è una collana, ogni “fermata” un titolo da scoprire.
Pathos Edizioni non si limita a pubblicare libri: premia gli autori, li ascolta, li coinvolge nella scelta della copertina e li accompagna in ogni fase del processo editoriale. Ma la vera novità è la creazione delle Box Autori, un servizio pensato per chi pubblica con Pathos o per chi ha scelto l’autopubblicazione su Amazon, mantenendo i propri diritti.
Le Box Autori rispondono a un’esigenza concreta: la promozione, spesso trascurata ma fondamentale per il successo di un libro. Con un investimento contenuto, la Box Base garantisce articoli dedicati e interviste su testate giornalistiche, mentre la Box Plus include anche un’intervista televisiva. È un modo intelligente per dare visibilità agli scrittori che si sentono abbandonati dopo la pubblicazione, intercettando un bisogno reale e offrendo soluzioni concrete.
Pathos Edizioni si conferma così una casa editrice attenta, inclusiva e lungimirante, capace di unire qualità editoriale e sensibilità umana. Non a caso, il loro motto sembra essere: “Un libro Pathos deve far sognare, soffrire, riflettere, ridere, adirarsi anche un po’”.
Per chi desidera entrare in contatto con Pathos Edizioni, è possibile scrivere all’indirizzo email pathosedizioni@gmail.com o visitare le loro pagine social ufficiali. In un mondo editoriale che cambia, Pathos resta fedele alla sua missione: dare voce alle storie che meritano di essere raccontate.













