Con l’arrivo dell’estate, torna il desiderio di lunghe giornate al mare. Ma tra chi non vede l’ora di stendersi al sole e chi, invece, lo evita per paura dei danni alla pelle o dell’inquinamento, è facile perdersi tra verità scientifiche e falsi miti.
L’esposizione al sole, soprattutto nei primi giorni, va fatto ma con intelligenza
Il sole non è un nemico, anzi stimola la produzione di vitamina D, migliora l’umore e rafforza le ossa. Tuttavia, un’esposizione prolungata e senza protezione può causare danni alla pelle, anche gravi.
E allora i consigli che già abbiamo ascoltato più volte e che non fa male ripeterli sono questi:
– Evitare le ore centrali (11:00 – 16:00)
– Usare sempre una crema solare adatta al proprio fototipo
– Idratarsi molto
– Proteggere anche occhi e testa con occhiali e cappelli
Oltre all’esposizione al sole, un tema sempre dibattuto riguarda il bagno a mare dopo pranzo: pericolo o leggenda?
Il classico divieto delle “tre ore di attesa” è in parte superato. I medici confermano che non è necessario aspettare così a lungo, a meno che non si sia fatto un pasto pesante o si sia predisposti a congestioni. Un tuffo tranquillo, in acque non fredde e senza sforzi intensi, è sicuro anche dopo circa un’ora, soprattutto se ci si sente in forma.
E poi ci sono i cosiddetti “NoMare NoSole” in difesa dell’ambiente e della propria pelle e salute. Alcuni evitano il mare per timore dei raggi UV o dell’inquinamento. È anche vero che alcune spiagge sono a rischio, ma molte zone italiane vantano acque pulite e sorvegliate. Il mare, se scelto con attenzione, è un toccasana, rilassa, migliora la respirazione e stimola la circolazione. In sintesi, il mare non è un pericolo ma un’opportunità di benessere. Basta vivere l’estate con consapevolezza, equilibrio e informazione, lasciando che sole e acqua facciano il loro lavoro… con il nostro buon senso.
Ed anche quest’anno non manca l’elenco delle bandiere blu per la scelta di un mare pulito e non contaminato.
Sono 246 le località di riviera che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2025: sono 10 in più rispetto allo scorso anno. In tutto sono 487 le spiagge premiate, che corrispondono a circa l’11,5% a livello mondiale. Per entrare nella lista serve che le acque siano risultate “eccellenti” negli ultimi 4 anni, sulla base delle analisi delle varie ARPA nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio. Oltre ai Comuni, Bandiera Blu anche per 84 approdi turistici (tre in più del 2024)
Sono 15 le new entry del 2025: Torino di Sangro (Abruzzo); Cariati (Calabria); Corigliano Rossano (Calabria); Cropani (Calabria); Sapri (Campania); Cattolica (Emilia-Romagna); Formia (Lazio); Campofilone (Marche); Castrignano del Capo (Puglia); Margherita di Savoia (Puglia); Pulsano (Puglia); San Teodoro (Sardegna) (in foto); Messina (Sicilia); Nizza di Sicilia (Sicilia); Marciana Marina (Toscana). Cinque i comuni non riconfermati: Capaccio Paestum (Campania); Ceriale (Liguria); San Maurizio d’Opaglio (Piemonte); Ispica (Sicilia); Lipari (Sicilia)