Preciso, attento, semplice e simpatico, ma soprattutto appassionato e innamorato della cucina e dei suoi fornelli. I “Fornelli di Max” sono diventati ormai un canale cult sui social, un format che si fa seguire senza distrazione, a tratti rilassante e stimolante, ma soprattutto spinge con piacere a ripetere la preparazione delle sue ricette perchè provoca la cosiddetta acquolina in bocca.
Massimiliano Costa è semplicemente Max, come si legge sul suo sito, nessuna magia mistero o filtro, ma soltanto il personaggio di se stesso, social chef ultrapop e creatore di foodpornerié della tradizione.
Sono ben 22 mila gli iscritti sul suo canale YouTube, oltre 864 mila su Facebook, 122 mila su Instagram e oltre 540 mila su Tik Tok. Numeri di tutto rispetto che testimoniano la qualità del canale, senza velocità o flash video a cui spesso assistiamo, ma una adeguata visione delle ricette, e una minuziosa preparazione dei piatti. Insomma, anche coloro che non hanno mai utilizzato i fornelli, potrebbero facilmente mettersi in gioco a qualsiasi età.
Con un’antologia di ricette di quartiere sciuè sciuè, pescate nei bassi di tutta la regione, si legge ancora sul suo sito, Massimiliano porta sulla tavola quella vivacità tipicamente partenopea che parla di cultura, di popoli e di poesia, con piatti della Dieta Mediterranea. Ogni portata è un’esperienza extracorporea e invita i suoi followers a rispettare poche regole ma buone: quando cucini devi saper annusare anche con le mani; fritto è buono anche il cartone; nella vita ci vuole soprattutto sugo e quello di pomodoro è ottimo anche come idratante antiage; in Campania la pizza è più buona perché altrove il lievito risente del cambio di atmosfera; quando si parla di olio, “unto” è bello solo dal Signore e per concludere, non avrai altra Mozzarella che quella di Bufala Campana.
“I Fornelli di Max” è anche il titolo del 1° libro di Massimiliano Costa, un volume con le sue ricette tipicamente mediterranee, 65 in tutto, che rendono omaggio alla storia dei territori della Campania, attraverso l’uso di una straordinaria varietà di prodotti dell’orto e della dispensa. Un racconto contagioso di convivialità e condivisione che ha ispirato i suoi follower ad una nuova visione, non solo del mangiare ma della vita, che predilige una cucina di recupero, di riuso, antispreco. Quella disciplina che un tempo era determinata dalla necessità di dover razionare il cibo a causa della scarsità dei prodotti alimentari, oggi nelle Ricette di Max diventa riscoperta per il piacere della circolarità.
A questo link l’intervista video di Giovani del Sud per Life & News Magazine