Il matrimonio di Jeff Bezos a Venezia ha acceso i riflettori, ma anche le polemiche. Lusso sfrenato, yacht miliardari, blindature e sfarzo: tutto questo ha scatenato reazioni contrastanti tra curiosità e indignazione.
Se ne parla da giorni, ma a Venezia si sa veramente poco delle nozze annunciate tra il “boss” di Amazon Jeff Bezos e l’ex giornalista Lauren Sanchez, nonostante tutto non mancano i mugugni di chi non vuol vedere la città lagunare sfruttata come palcoscenico di eventi mondani, ulteriore stimolo al turismo che la sta soffocando.
Uno striscione con “Bezos” cancellato da una “X” rossa è stato srotolato dal campanile della Basilica di San Giorgio, nell’omonima isola di Venezia. A rivendicare il blitz alcuni attivisti che si sono dati il nome “No Space for Bezos”. A questo si aggiunge un’assemblea pubblica dei “No Bezos”, per “una grande manifestazione comune ma anche tante piccole iniziative
di protesta”.
Intanto all’albo pretorio del Comune non risulta alcuna pubblicazione a nome Bezos-Sanchez, a differenza di quando venne a sposarsi in laguna George Clooney. Probabile
che si tratti di una festa privata, a rito già avvenuto, con una stima di spese che va da 10 a 30 milioni di dollari. Sono circa 30 i taxi acquei prenotati dalla coppia per i propri ospiti, su un totale di 280 barche a chiamata, cosa che non impatterà sul servizio di noleggio e di linea dei taxi, che sarà garantito.
Saranno circa 250 gli invitati alla cerimonia che arriveranno da ogni parte del mondo: cospicuo il gruppo delle celebrity hollywoodiane, con, tra gli altri, Lady Gaga, Leonardo DiCaprio, Oprah Winfrey, Katy Perry.
Ma perché una parte dell’opinione pubblica prova fastidio – o addirittura odio – verso i ricchi? Non è solo invidia, ma anche distanza.
Nella storia, l’odio verso l’élite economica è ricorrente: dalle rivolte popolari dell’antica Roma alle rivoluzioni dell’Ottocento, fino ai movimenti moderni contro le disuguaglianze. La ricchezza, se esibita con arroganza, ha sempre generato tensione sociale, soprattutto nei momenti di crisi.
Jeff Bezos rappresenta il nuovo potere: ricchezza generata dalla tecnologia, ma spesso percepita come distante, fredda, impersonale. Il suo matrimonio a Venezia è simbolo di un tempo dove il lusso non è più solo spettacolo, ma anche provocazione. In un’Italia che combatte con disoccupazione e tagli, una festa da favola può sembrare una ferita aperta. Forse non si odiano i ricchi, ma si chiede loro un nuovo linguaggio: più sobrietà, più impegno sociale, più empatia. Il mondo cambia, e anche la ricchezza deve imparare a raccontarsi in modo più umano.