In un celebre film di Massimo Troisi è passata alla storia un botta e risposta tra lui e lei: “Quando c’è l’amore c’è tutto….. No, chell’ è ‘a salute!”
Ebbene si, la salute resta sempre al primo posto perchè è la base per guardare al futuro con serenità e vivere il più a lungo possibile. Ne sono convinti gli italiani, ancora di più dopo la scena storica del film, perchè il 73% dei consumatori del nostro paese afferma che la salute influenza le proprie scelte alimentari, rispetto a una media del 66% nell’Unione Europea.
Insomma il cibo made in Italy non teme confronti con altre cucine internazionali, ma l’Italia si conferma tra i Paesi più attenti al benessere. Negli ultimi anni è stata registrata una riduzione significativa del consumo di zuccheri, grassi e alimenti ultra-processati, a favore di una crescente attenzione verso ingredienti locali, vegetali e freschi. Bain & Company Italia, in collaborazione con Fipe-Confcommercio, ha pubblicato il consueto report in occasione del lancio del Rapporto annuale sulla ristorazione. Dal documento emerge come le preferenze alimentari varino in base alle generazioni: Gen Z e Millennials prediligono cibi funzionali, ricchi di proteine, vitamine e integratori, mentre Gen X e Boomers continuano a preferire prodotti semplici e naturali.
Oggi, oltre alla salute, la sostenibilità alimentare gioca un ruolo sempre più centrale nelle scelte dei consumatori. I dati che emergono dalla ricerca sono significativi e invitano a riflettere su un cambio di tendenza. Il 61% degli italiani ritiene importanti le pratiche sostenibili nella selezione di un ristorante, e il 30% è disposto a pagare un prezzo più alto per piatti biologici, a filiera corta o a base vegetale. Nel 2024, il consumo di prodotti biologici in Italia ha registrato una crescita del 5,7%, superando i 6,5 miliardi di euro in valore. Allo stesso tempo, si è ampliata anche la platea di chi sceglie un’alimentazione a base vegetale: il 9,5% della popolazione segue infatti una dieta vegetariana o vegana, con il 7,2% che si dichiara vegetariano e il 2,3% vegano.
Uno dei fenomeni emergenti del 2024 è rappresentato dalla crescita del mercato dei vini dealcolati, che ha raggiunto i 55 milioni di euro in Italia (+39% rispetto all’anno precedente). Il trend è particolarmente marcato tra i giovani: il 28% dei 18-34enni mostra interesse verso questi prodotti, contro il 21% della media nazionale. La recente modifica normativa che consente di etichettare come ”vino” anche i prodotti dealcolati ha contribuito a consolidare il fenomeno.
L’offerta si sta evolvendo verso segmenti premium e per i ristoratori, questa è un’opportunità per intercettare nuovi consumatori, soprattutto in occasioni conviviali come aperitivi e pranzi di lavoro.