Molto spesso lo sottovalutiamo, ma è il piccolo re della tavola e della buona cucina, il legame di sapori moderni e tradizionali. Parliamo dell’Uovo, questo alimento naturale e antico che non deve mai mancare a colazione, pranzo e cena.
L’uso dell’uovo in cucina risale a tempi antichi, con le uova di gallina che erano già parte integrante della dieta di civiltà come gli Egizi, i Cartaginesi e i Greci. Già i Romani le utilizzavano in antipasti e pasti completi, come suggerisce il detto “ab ovo usque ad mala”.
L’uovo è diventato un simbolo di rinascita e fertilità, utilizzato in rituali pagani e poi cristianizzati, come la Pasqua. Nel corso della storia, l’uovo è stato utilizzato in diverse preparazioni, sia come ingrediente principale che come legante in salse e dolci.
Anche Torino celebra la Giornata della ristorazione 2025, iniziativa ideata da Fipe che per la sua terza edizione ha scelto l’uovo come tema. La celebra da protagonista, dal momento che è torinese il vincitore del primo premio nazionale per il miglior piatto a base di uovo, realizzato da Sergio Leggero del ristorante Celestino di Piobesi.
Un’iniziativa che quest’anno si declina su due giornate e che ha visto per la prima volta anche il coinvolgimento delle scuole, con personale Epat e Ascom, che è andato a parlare di
ristorazione con gli studenti, coinvolti anche nel gioco di raccontare la loro idea di ristorazione. Ai ragazzi è infatti stato chiesto come vedono la ristorazione oggi e nel 2035 e con le loro risposte l’intelligenza artificiale ha creato un’immagine della ristorazione torinese fra dieci anni, che ha come parole chiave importanza, multiculturalismo, tradizione,
innovazione, sostenibilità, inclusività.
“È stato saggio far nascere la Giornata della ristorazione – dice la presidente Ascom Torino, Maria Luisa Coppa – perché nel nostro Paese tra tutte le bellezze non possiamo non nominare e non valorizzare la ristorazione. Ed è importante che si sia aperta anche al mondo della scuola perché si deve imparare fin da bambini il valore del cibo”. “Quest’anno il tema è l’uovo, elemento semplice ma complesso simbolo di vita, rinascita che dà un segno di speranza per il nostro settore”, sottolinea Vincenzo Nasi presidente Epat Torino, a cui fa eco l’assessore regionale Andrea Tronzano, che definisce l’uovo “uno degli elementi più preziosi che abbiamo, dal punto di vista nutrizionale ma anche territoriale”.